Cosa succede a chi mangia 67 grammi di carote al giorno? Ecco l’incredibile risposta

Le carote sono un ortaggio molto apprezzato, ma usato principalmente come parte del soffritto o come ingrediente e raramente utilizzato come verdura principale. Come vedremo, si tratta veramente di un peccato: le carote sono estremamente apprezzabili per le loro qualità organolettiche, per la versatilità e per il quantitativo di nutrienti. Una piccola curiosità riguarda la loro elevata capacità di conservazione. Una caratteristica che oggi ci sembra ben poco importante, grazie ai supermercati che ci rendono sempre disponibili ogni sorta di prodotto, o alla frigoconservazione. Ma quando tutto il cibo si trovava solo nelle campagne e nelle case, la sorbevolezza di un alimento era una caratteristica preziosa, che ha garantito la maggior diffusione di patate e carote, rendendoli degli alimenti cardine della nostra dieta.

Carote, caratteristiche e qualità organolettiche

Come il loro vivace colore anticipa, le carote sono ricche di antiossidanti ed in particolare di carotenoidi. Apportano 3,7 mg di alfa-carotene e 9,8 mg di beta-carotene. Una simile concentrazione di questa sostanza è reperibile solo nelle albicocche secche. Numerose ricerche hanno mostrato una correlazione tra il consumo di carote e la prevenzione di alcuni tipi di cancro. Le carote inoltre apportano vitamina A e C, proteggono gli occhi e risultano essere depurative e diuretiche. Per questo il consumo di carote è utile contro problemi urinari e di calcoli. Apportano anche la preziosa vitamina D e vitamine del gruppo B, utili a trasformare il cibo in energia.

Carote: quante consumarne per ottenere questi incredibili vantaggi?

La buona notizia è che per ottenere tutti questi benefici è sufficiente il consumo quotidiano di solo 67 grammi di carote al giorno. Uno studio afferma come questo quantitativo sia connesso anche ad un ridotto rischio di cancro alla prostata. In pratica è sufficiente una sola carota al giorno. Vale la pena considerare di sgranocchiarne una quotidianamente mentre si prepara il pasto, o servirla in pinzimonio come aperitivo. In questo modo si preserva anche il suo contenuto di vitamina C, che viene invece perso in cottura.

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