Uva benefici e diabete. Proprietà e controindicazioni. Cosa contiene la buccia dell’uva?

uva diabete buccia

L’uva è il frutto della vite, tra i più antichi coltivati al mondo. Se ne ha menzione persino nell’antico testamento; ne facevano uso i romani e i greci. E il suo uso e la sua diffusione sono giustificate dalla lunga lista di proprietà medicamentose. L’uva è ricca di acqua (80,3%)  il che la rende un frutto diuretico a tutto beneficio dei reni e della pelle. E’ abbastanza calorico (61 calorie ogni 100 gr di uva) e i suoi zuccheri principali sono fruttosio e glucosio. Ha un alto indice glicemico, e per questo è tra i pochi frutti sconsigliati a chi soffre di diabete.  Apporta però un buon contenuto di fibre (1,5%) e proteine (0,5%). In più l’uva è ricchissima di sali minerali tra cui spicca il potassio (192 mg) mentre gli altri sono presenti in quantità minori ma sempre apprezzabili (rame, ferro, fosforo e manganese). L’uva è poi ricca di vitamina C, vitamina A ed alcune vitamine del gruppo B, utili a trasformare in energia il cibo che mangiamo (B1,B2 e PP).

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Proprietà dell’uva: a cosa fa bene?

Ogni acino di una può essere considerata una piccola farmacia. Oltre ad apportare nutrienti, l’uva rafforza le funzionalità del sistema venoso e migliora il microcircolo, contribuendo a rimuovere ristagni idrici e linfatici, a ridurre la fragilità capillare e l’insufficienza venosa soprattutto agli arti inferiori. Ad effetto di una migliore circolazione si può trovare sollievo anche dalle emorroidi e dalla flebite. Riduce i disturbi legati alla menopausa. Apporta resveratrolo, un composto stilbenico che contribuisce alla salute dell’apparato cardiocircolatorio, riducendo il rischio di malattie cardiache e migliorando la fluidità del sangue. L’uva riduce il colesterolo, è un antinfiammatorio naturale e, grazie al suo elevato apporto di polifenoli, contrasta l’invecchiamento e migliora la densità della pelle. Il mix dei sali minerali contenuti nell’uva aiutano nella formazione dell’emoglobina e stimolano la secrezione della bile.

Attenzione alla buccia dell’uva!

Come nella maggior parte della frutta, è bene mangiarla intera perché molte proprietà sono contenute proprio nella parte esterna. La pelle dell’uva però va sempre rimossa se stiamo offrendo degli acini ai bambini, soprattutto sotto ai 4 anni di età. Contiene infatti cellulosa, di difficile digestione. D’altra parte però l’uva aiuta a migliorare la digestione, in parte anche grazie alla masticazione che richiede, oltre che per il bilanciamento dei suoi sali minerali. Perciò gli adulti possono serenamente sgranocchiare i suoi acini interi a fine pasto.

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