Semi oleosi: perché è bene effettuare l’ammollo prima dell’uso

Semi oleosi perché metterli a mollo

I semi oleosi da qualche anno sono alla ribalta sulle tavole degli italiani. Dietologi sempre più formati e persone sempre più attente alla propria salute hanno riscoperto e diffuso gli enormi benefici del consumo di frutta secca e semi. In particolare vegetariani e vegani introducono con maggiore cura questi elementi nella propria alimentazione, in quanto ricchi di vitamine, sali minerali e grassi buoni.

Eppure pochi conoscono questo semplice trucco per sfruttare appieno tutte le loro mirabolanti qualità.

Semi oleosi perché metterli a mollo

 

 Semi oleosi e frutta secca: come attivarli attraverso l’ammollo

Attivarli è la parola chiave: pur ricchissimi di proprietà, alcune di queste non vengono rilasciate a causa dell’innata durezza dell’alimento.

Eppure è sufficiente procedere con un ammollo, più o meno breve in base alla durezza e la grandezza del seme o della frutta in questione, per ottenere tutti i vantaggi che andiamo ad elencare.

Alcuni semi come noci, nocciole, mandorle, semi di girasole e di zucca contengono anche anti-nutrienti in grado di inibire l’assorbimento di alcune sostanze utili al nostro corpo.

L’ammollo è in grado di ridurre i fitati presenti nella pellicina di questa frutta. L’Acido fitico di per se non è dannoso, ma riduce l’assorbimento di calcio, magnesio, ferro, rame e zinco.

Ulteriori vantaggi dell’ammollo

Il semplice ammollo favorisce la germinazione dei semi, aumentando la biodisponibilità di vitamine (in particolare la C, assente nel secco ma presente nel germoglio o nella fase precedente) e alcune vitamine del gruppo B. Allo stesso modo aumenta la digeribilità del prodotto, con l’aumentare della fibra. Si registra anche un incremento di proteine, sali minerali e vitamine.

Ammollo si, ma per quanto?

Il tempo minimo consigliato per tenere in ammollo semi e frutta secca è di un’ora, ancora meglio metterli a bagno la sera prima, così da farli stare tutta la notte e volendo, anche il giorno.

Alcuni semi come gli anacardi hanno bisogno di tempi medi (2 ore) mentre le mandorle richiedono circa 8 ore, come pure i semi di sesamo.

Una volta terminato, scolateli dall’acqua e utilizzatela per bagnare le piante: una volta germogliati i semi rilasciano infatti quantità variabili di auxine, un meraviglioso e naturale ormone utile alla crescita delle piante. Se non consumate subito i semi e la frutta dopo l’ammollo, provvedere ad una asciugatura in forno a bassa temperatura o, ancor meglio, nell’essiccatore.

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