Anguria: conosci le sue controindicazioni? Ecco come mangiarla per evitare picchi glicemici, allergie e colesterolo alto

Come resistere ad una bella fetta di anguria fredda? Con la sua consistenza croccante, la dolcezza ineguagliabile a fronte di pochissime calorie -appena 30 ogni 100 gr di prodotto- sembrerebbe proprio il frutto ideale da consumare a fine pasto. Ma è un potenziale errore. Alcuni dei numerosi pregi dell’anguria possono venire vanificati, o peggio ancora diventare difetti, se consumata nel modo o nel momento sbagliato. Ecco come mangiarla per evitare picchi glicemici, allergie e colesterolo alto.

Anguria: un solo frutto, tanti pregi

Oltre ad avere poche calorie, l’anguria ha anche pochissimi grassi (0,2 g) ed apporta 0 colesterolo. Anzi, grazie al suo contenuto di citrullina l’anguria sembra riuscire a ridurre il colesterolo cattivo nel sangue, lasciando invariati i livelli di quello buono. E’ povera di sodio e ricca di potassio, un minerale indispensabile alla corretta contrazione muscolare, inclusa quella cardiaca. L’anguria è una grande alleata del cuore, infatti oltre al colesterolo riesce a regolare anche la pressione, grazie al suo elevato apporto di liquidi che contribuiscono all’eliminazione del sodio in eccesso. Inoltre è ricca di vitamine del gruppo B, indispensabili per tramutare in energia il cibo che mangiamo.

Ma… anche qualche difetto. Ecco come mangiare l’anguria evitando le controindicazioni

Per prima cosa, è bene limitarsi con le quantità. Anche se l’anguria è una tentazione a cui è difficile resistere, meglio regolarsi. Essendo ricca di potassio si rischia di introdurne troppo, creando uno squilibrio elettrolitico che può causare aritmia e debolezza. E’ un errore anche consumarla fredda: il nostro stomaco ha una temperatura sempre leggermente più calda di quella esterna, e introdurre alimenti freddi di frigo può arrestare la digestione, o peggio. L’anguria poi ha un indice glicemico di 72, ed è sconsigliata a chi soffre di diabete. Per evitare picchi glicemici, meglio consumarla lontano dai pasti o preceduta da un alimento particolarmente ricco di fibre, sostanze in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Riguardo all’allergia, è bene considerare che l’allergia all’anguria è associata ad alcune pollinosi come nocciolo, ambrosia e graminacee. Può presentare anche cross-reattività con alimenti della stessa famiglia a cui appartiene, quella delle Cocurbitacee. Meglio dunque non consumarla all’interno di un pasto che contenga melone, zucca, zucchine o cetriolo.

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