Perfetti sconosciuti – Marco Giallini, lo sapevi che…? Bio, carriera e curiosità

Giallini Marco

Marco Giallini è un attore italiano nato a Roma il 4 aprile 1963, principalmente celebre per le parti di Mazinga in ACAB – All Cops Are Bastards, Francesco Taramelli in Tutta colpa di Freud, Rocco in Perfetti sconosciuti e Rocco Schiavone nell’omonima serie Rai. Andiamo a conoscerlo meglio, passando dalla carriera alla vita privata.

Chi è Marco Giallini

  • Nome: Marco Giallini
  • Età: 59 anni
  • Data di nascita: 4 aprile 1963
  • Segno zodiacale: Ariete
  • Città di nascita: Roma
  • Profilo Instagram ufficiale: @marco_giallini_official

Biografia di Marco Giallini

Dopo aver studiato teatro ed essersi formato prevalentemente sul palcoscenico, comincia a farsi un nome nell’industria del cinema con L’ultimo Capodanno, venendo diretto da Marco Risi.

Giallini Marco

A partire dagli anni Duemila ottiene ruoli sempre più rilevanti ed è degno di particolare nota quello de Il Terribile nella serie Romanzo Criminale. Le brillanti performance gli valgono sei David di Donatello e tre Nastri d’Argento, questi ultimi per le pellicole ACAB – All Cops Are Bastards, Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti.

Vita privata

Dopo 18 anni di matrimonio, nel 2011 ha perso la moglie Loredana per un male improvviso. Dalla storia ha avuto due figli: Rocco, nato il 1° ottobre 1998, e Diego, arrivato il 13 novembre 2005.

Curiosità su Marco Giallini

Il battesimo sul set lo fece a 23 anni in Grandi magazzini (1986); diretto da Castellano e Pipolo debuttò in scena, anche se si limitò a semplice comparsa. La passione nei confronti del cinema gli è stata inculcata dal padre, scomparso senza aver potuto assistere al successo del figlio. È un grande amante della musica, in particolare del rock; tra i gruppi preferiti ci sono i Clash, i Led Zeppelin, i Pink Floyd, i Sex Pistols e gli Who. Inoltre, nei primi anni Ottanta ha fatto parte di una band, i Sandy Banana & The Monitors. Per poco un grave incidente in moto non gli è costato la vita.

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