L’amore tra Hunkar e Fekeli è una delle trame più acclamate di Terra Amara. Dopo più di venti anni di sofferenze, i due protagonisti della soap turca hanno la possibilità di coronare il loro sogno d’amore, ma Behice non prende bene la notizia. Quali colpi di scena ci riserva la terza stagione?
Una nuova possibilità per Hunkar e Fekeli
Dopo venti anni di amore ostacolato, Hunkar e Fekeli ricevono una nuova opportunità per vivere finalmente la loro relazione. Ali Rahmet propone alla matrona degli Yaman di diventare sua moglie, e lei accetta subito. Hunkar scrive una lettera al figlio spiegando le sue intenzioni, mentre Fekeli informa la sua famiglia della notizia.
Un anello per suggellare l’amore
Le anticipazioni di Terra Amara continuano con la storia d’amore tra Hunkar e Fekeli, che inizia nel momento in cui Yilmaz riporta il figlio Adnan tra le braccia di Zuleyha. I due si incontrano nel loro posto segreto per giurarsi fedeltà, e Fekeli regala a Hunkar un anello come simbolo del loro amore.
Behice si oppone alle nozze
Fekeli riunisce Yilmaz, Mujgan, Fikret e Behice per annunciare le imminenti nozze con Hunkar, ma la reazione che riceve non è delle più positive. Behice non prende bene la notizia, e le cose per lei peggioreranno notevolmente quando Hunkar scoprirà il suo passato. Infatti, la matrona incontrerà il detective ingaggiato in precedenza e scoprirà che Behice ha ucciso due mariti per impossessarsi delle loro ricchezze.
Behice è scioccata dalla notizia delle imminenti nozze di Hunkar e Ali Rahmet, ma non è l’unica a dover nascondere qualcosa. La matrona scopre che Behice ha ucciso i suoi due mariti per impossessarsi delle loro ricchezze. Hunkar la minaccia di rivelare tutto al pubblico ministero se non se ne andrà immediatamente.
Hunkar minaccia Behice di rivelare tutto
Hunkar affronta Behice e le chiede un incontro, sotto minaccia di portare le informazioni al pubblico ministero se non se ne andrà subito dal paese. La tragedia a Terra Amara non si ferma qui, e presto assisteremo a un altro colpo di scena.
