Chicago Fire – Eamonn Walker, lo sapevi che…? Bio, carriera e curiosità

Walker Eamonn

Eamonn Walker è un attore inglese nato a Londra il 12 giugno 1962, principalmente celebre per le parti di Kareem Said e di Wallace Boden, rispettivamente nelle serie Oz e Chicago Fire. Scopriamo chi è, dalla carriera alla vita privata, fino ad alcune curiosità.

Chi è Eamonn Walker

  • Nome: Eamonn Walker
  • Età: 60 anni
  • Data di nascita: 12 giugno 1962
  • Segno zodiacale: Gemelli
  • Città di nascita: Londra (Inghilterra)
  • Profilo Instagram ufficiale: /

Biografia di Eamonn Walker

Walker Eamonn

Sale alla ribalta per il ruolo di Kareem Said nella serie tv Oz. Il personaggio portato in scena è un nuovo detenuto, devoto musulmano. Dal 2012 interpreta Wallace Boden, comandante della Caserma 51 e del Battaglione 25, in Chicago Fire. Sotto le stesse sembianze appare in altri show del franchise. Nel Regno Unito ottiene degli ingaggi rilevanti nelle serie In Sickness and in Health, Metropolitan Police e nel film Othello, adattamento del classico di William Shakespeare dove impersona proprio il protagonista.

Vita privata

È felicemente sposato con Sandra, una scrittrice, sua storica compagna da oltre vent’anni. Non sono disponibili molti dettagli sul lungo e felice matrimonio. La coppia ha tre figli, due dei quali – Jahdine e Deke – gemelli.

Curiosità su Eamonn Walker

Figlio di padre originario di Grenada e madre di Tobago, inizialmente non pensava a calcare il set. Nutriva ambizioni ben più modeste e orientate alla comunità. Una volta conseguito il diploma, si iscrisse al corso di assistenza sociale al North London Polytechnic. Comunque, nemmeno dopo approdò subito al teatro.

Difatti, prese lezioni da ballerino e sostenne un’audizione per entrare nell’Explosive Dance Theatre Company a Londra. Pur superando le selezioni, dovette riporre il sogno nel cassetto a causa di un infortunio.

Durante il periodo di preparazione al personaggio di Oz ha trascorso del tempo in una moschea di Harlem, svolgendo ricerche sulla Nazione dell’Islam e sulla cultura musulmana americana perché riteneva essenziale fornire una rappresentazione credibile.

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