Nella trama avvincente della seconda stagione di Forbidden Fruit, i colpi di scena si susseguono, portando emozioni intense e rivelazioni scioccanti. I legami del passato tornano a farsi sentire, mentre i protagonisti si trovano a fronteggiare le conseguenze delle loro azioni.
Halit si troverà a vivere un momento particolarmente toccante al cimitero, dove visiterà la tomba di Füsun, la madre di Alihan. Ricordando il loro legame segreto, confesserà: “Mi manchi”. Questa semplice frase racchiude in sé un senso di colpa profondo, legato a un tradimento che ha cambiato per sempre le loro vite.
La tensione tra Halit e Alihan raggiunge un punto critico. Quando Alihan scopre che Halit è stato l’amante di sua madre, i rapporti tra i due si deteriorano. Fin da piccolo, Alihan aveva giurato a se stesso che avrebbe cercato vendetta se mai fosse venuto a conoscenza dell’identità di quell’uomo. E ora, con la verità a portata di mano, decide di agire.
Il piano di Alihan è audace: intende sottrarre a Halit il controllo della Falcon Airlines, diventando il socio di maggioranza dell’azienda. Inizia a manovrare silenziosamente, anche approfittando delle azioni detenute da Ender, che sposa per avvantaggiarsi nel suo piano.
D’altra parte, Zerrin, infastidita dal matrimonio, decide di riprendersi il controllo delle sue azioni, trasferendole a Halit e negando così ad Alihan la possibilità di conquistare il potere nella compagnia. Questo gesto scatena la furia di Alihan, che non esita a confrontarsi con Zerrin, rivelandole la verità scioccante: Halit è stato l’amante della loro madre.
Ma Zerrin non prende sul serio le accuse del fratello e accusa Alihan di calunnia. In seguito, si confronta con Halit, il quale, pur mostrando una facciata tranquilla, comincia a tremare interiormente; la possibilità che il segreto riaffiori lo spaventa. Halit nega ogni implicazione, e Zerrin, colpita dalla sua reazione, gli crede.
Determinato a mettere a tacere il suo tormento interiore, Halit decide di visitare il cimitero. Si sofferma sulla tomba di Füsun, esprimendo il suo rammarico per il danno arrecato al padre di Alihan. “Quanto vorrei che tu fossi ancora qui”, mormora, riflettendo sugli strascichi del tradimento.
Le sue parole si rivolgono anche a Tarik, il padre di Alihan, con cui era legato da una solida amicizia e partnership. “Perdonami, amico mio”, sussurra prima di lasciare il cimitero, consapevole del peso delle sue azioni e del fatto che ora non può più rimediare. Mentre la tensione cresce e i giochi di potere si intensificano, Halit si prepara a difendere a ogni costo ciò che gli appartiene, pronto a tutto pur di non perdere l’azienda.