Nelle prossime puntate di **La notte nel cuore**, si preannunciano eventi drammatici che segneranno un punto di non ritorno nella vita di Esma e Esat. Dopo aver subito un pesante sequestro e ricatti, la giovane decide di porre fine a una relazione che l’ha profondamente ferita. Uscito di prigione con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, Esat tenta disperatamente di riconquistare Esma, ma le sue parole sono chiare e fredde: “Presenterò la domanda di divorzio”.
Dopo un breve periodo di detenzione, nel quale è stato accusato di gravi crimini tra cui sequestro di persona ed estorsione, Esat si ritrova a dover affrontare le conseguenze delle sue azioni. La detenzione, però, sembra avergli aperto gli occhi, facendogli rendere conto di quanto ami davvero Esma. Ma lei, irremovibile, gli rivolge un ammonimento severo: “Non avvicinarti. Ho sofferto abbastanza e non posso più tollerare i tuoi capricci”.
Il dolore di Esma è palpabile quando lo affronta con il rimprovero più duro: “Hai fatto rapire la donna che porta in grembo tuo figlio. Come hai potuto farmi questo?”. Pur comprendendo le sue difficoltà e il fatto che Cihan gli abbia chiuso i rubinetti, Esma sa di rimanere sempre sua moglie. Rivive immagini dolorose, come quelle della notte nella stalla, senti che non può più sopportare ulteriori umiliazioni.
Esat, nel tentativo di giustificarsi, le confessa il suo profondo pentimento: “Non ho mai voluto farti male. Chiedo scusa, rimediare è la mia unica priorità”. Ma i suoi tentativi di riavvicinarsi vengono bruscamente respinti: “Quale amore? Tu non sai amare”.
La decisione di Esma è definitiva: “Domani presenterò la domanda di divorzio. Crescerò il mio bambino da sola, senza chiederti nulla”. Le parole di Esat, cariche di rimorso, non riescono a toccare il cuore di lei: “Non voglio divorziare. Voglio solo vivere felice con te e crescere nostro figlio insieme”, insiste, richiamando alla mente i momenti sinceri del loro amore passato.
Ammette di essere stato “un bambino viziato, cresciuto male”, riconoscendo di aver sbagliato, ma Esma non è disposta a dimenticare le umiliazioni subite e la differenza sociale che li ha sempre separati: “Non mi hai mai considerata alla tua altezza. Ero solo una domestica per te”.
Nonostante i tentativi di Esat di convincerla a cambiare idea, Esma non cede. La sua voce tradisce l’amarezza del suo cuore: “Cosa dovrei fare? Andare dal procuratore a dire che sei innocente?”. Per lei, le scuse non possono mai cancellare il dolore vissuto.
Esat, con la speranza di riconquistare la sua fiducia, le ripete il suo amore, ma la risposta di Esma è una sentenza definitiva: “Non ho più la forza di crederti. Mi dispiace”. La strada verso la riconciliazione sembra ormai segnata da una profonda cicatrice impossibile da guarire.
