La notte nel cuore trame turche: Samet ingaggia un killer per sbarazzarsi di Tahsin


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Nelle prossime puntate de **La notte nel cuore**, si preannunciano eventi drammatici e colpi di scena che lasceranno i telespettatori con il fiato sospeso. La tensione cresce e i personaggi sono in balia di intrighi e segreti inconfessabili. Protagonista di questa soap opera turca è Samet, il quale, per raggiungere i suoi scopi, non esiterà a coinvolgere un sicario, con l’intenzione di eliminare Tahsin.

Il ritrovamento di Tahsin in fin di vita tra la neve getta una nuova ombra sui Sansalan, la sua famiglia. Nuh, uno dei membri coinvolti, non può fare a meno di sospettare che dietro questo dramma ci sia la mano della sua famiglia, dal momento che l’incidente è coinciso con la cena di riconciliazione fortemente voluta da Cihan. Le pieghe dell’intreccio cominciano a farsi sempre più intricate.

Cihan, infatti, comincia a fare i conti con i propri sospetti. Inizialmente, dubita di Hikmet, ma un incontro casuale tra suo padre e Rifat lo porterà a rivedere le sue convinzioni. Nella stalla, il giovane sorprenderà i due uomini intenti in una conversazione piuttosto calma, che si rivela tutt’altro che innocente. Samet è furioso e chiede con insistenza la restituzione di una somma di denaro, mentre Rifat palesa l’impossibilità di restituire i diecimila e sembra cercare di calmare gli animi.

“Non ci sono soldi, signor Samet. Non posso ridarti quei diecimila,” spiega Rifat, ma l’uomo è irremovibile: “Non è un mio problema. Ridameli!” si sente urlare. Rifat cerca di pacificare la situazione, mentre Samet, travolto dalla rabbia, risponde: “Ho scritto forse idiota sulla fronte?” Il clima teso è palpabile.

In quel frangente, Cihan fa il suo ingresso e chiede chiaramente: “Che affare era questo?” La tensione cresce quando Samet, con una certa nonchalance, minimizza l’accaduto. Cihan, scosso, si lancia in un affondo: “Tu volevi uccidere Tahsin?” Samet, cercando di giustificarsi, racconta di una serata di controllo da parte della polizia che lo ha bloccato, scagionandosi da ogni responsabilità.

Ma la furia di Cihan esplode: “Per colpa vostra sono impazzito! Ti mancava solo di diventare un assassino, e ci sei riuscito!” Samet, difendendosi, insiste: “Non sono un assassino! Non capisci? Chiunque abbia sparato a Tahsin, non sono stato io.” La crisi familiare si aggrava ulteriormente.

“Non abbiamo parlato? Ti ho detto che avremmo fatto pace con Nuh? E mentre lo facevi hai ingaggiato un sicario, papà!” accusa Cihan, esprimendo il suo profondo senso di tradimento. “L’ho fatto, sì. Ma non sono un assassino. Quella famiglia ci ha distrutto: villa, lavoro, albergo. Non capisci?” si difende Samet, ma Cihan esplode nuovamente: “Questa sarebbe la tua soluzione? Uccidere Tahsin? Eri il mio eroe… come hai potuto tradirmi così?”

Le parole colpiscono come un pugno nello stomaco. Samet si sente incompreso e accusa il figlio di essere ingrato. Cihan, visibilmente deluso e ferito, ribatte: “Ho vergogna di essere tuo figlio.” Con questo, si allontana, lasciando una scia di rancore e incomprensione nelle relazioni famigliari. La tensione non è mai stata così alta, e gli sviluppi futuri si preannunciano mozzafiato.

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